I messaggi vocali di WhatsApp possono essere davvero utili, ma allo stesso tempo possono creare ansia agli interlocutori.
WhatsApp ha completamente cambiato il nostro modo di comunicare e ormai al giorno d’oggi ci si può connettere con chiunque in giro per il mondo in meno di un istante. Non a caso viene definito servizio di messaggistica istantanea. Una piattaforma che ha davvero permesso tantissime possibilità di comunicazione e che la principale applicazione per mettersi in contatto con altre persone.
Tra le varie possibilità di comunicazione attraverso la piattaforma di WhatsApp e che maggiormente gli utenti utilizzano c’è quella dei messaggi vocali, una funzione della piattaforma che in tanti casi viene addirittura preferita ai semplici messaggi di testo. I messaggi vocali hanno dalla loro tanti aspetti positivi, ma allo stesso tempo non tutti sanno che possono creare ansie e problematiche all’interlocutore al quale si inviano.
Messaggi vocali su WhatsApp: in questi casi è meglio non farli
I messaggi vocali di WhatsApp, come detto in precedenza, hanno tanti aspetti positivi ed è per questo che tantissimi utenti utilizzano questi piuttosto che scrivere. Innanzitutto c’è da mettere in conto la comodità e l’immediatezza dell’esprimere concetti a voce piuttosto che scriverli, inoltre comunicando un messaggio con la voce si possono anche far capire all’interlocutore in maniera migliore i toni e lo stato d’animo di quel momento, che invece non sempre è possibile carpire da messaggi testuali.
In definitiva si può affermare anche che i messaggi vocali vengono effettuati solo se ci si fida dell’altra persona e si ha una certa confidenza con lei. Infatti svelare il proprio timbro vocale con una persona appena conosciuta online non è qualcosa che fanno tutti.
Quando si effettuano dei messaggi vocali, però, bisogna tenere di conto che possono creare dei problemi all’altra persona.
Inviare o ascoltare un messaggio vocale su WhatsApp richiede del tempo e dunque non sempre queste azioni si possono effettuare durante la giornata. Chi fa un messaggio vocale di solito non è impegnato in quel momento o comunque è a casa, ma può capitare che la persona che riceve in quel momento è a lavoro, a scuola, in macchina o comunque è impegnata.
In questo caso l’altra persona potrebbe sentirsi in obbligo di ascoltarli anche se magari in quel momento non può.
Per questo motivo sarebbe buona educazione non fare troppi messaggi vocali consecutivi e in generale non farli durare troppo.
In ogni caso sarebbe opportuno anche chiedere all’interlocutore se può ascoltare dei vocali oppure se è impegnato e non può farlo. Questo dettaglio si può comprendere anche dal comportamento dell’altra persona: se risponde sempre con messaggi testuali ai vocali probabilmente non è nella situazione adatta per comunicare a voce.