Saldi, la data potrebbe cambiare: cosa sta succedendo e perchè

La data dei saldi potrebbe cambiare e questo sta destabilizzando non solo i commercianti ma anche i cittadini.

Una decisione “straordinaria” legata ad una condizione di cui però si sta discutendo con grande perplessità poiché questo momento per le vendite annuali è molto importante. Da un lato i cittadini hanno la possibilità di fare shopping a prezzi convenienti, dall’altra invece i venditori possono avere una liquidità maggiore data anche da quei prodotti che si sono venduti poco.

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La data dei saldi potrebbe cambiare (portalino.it)

Lo sconto sui prezzi di tipo stagionale è, ancora oggi, un momento fondamentale. Negli ultimi, come dimostrano i dati, le attività non solo stanno chiudendo ma sono sempre di meno quelle che si aprono sul territorio. Senza contare l’impatto continuo del mercato online che riesce ad offrire ogni tipo di prodotto, per ogni tipo di modello con spedizioni sempre più veloci e costi che, chiaramente, restano di fatto imbattibili.

Saldi: la data non sarà a gennaio

In un settore, come quello dell’abbigliamento, che fa sempre più fatica a riprendersi e andare avanti, periodi come quello dei saldi sono quindi di grandissima importanza. Per questo motivo, Fismo-Confesercenti ha richiesto di spostare ufficialmente la data dei saldi.

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Cosa sta succedendo ai saldi invernali (portalino.it)

Il problema infatti è che questi partono a gennaio e riguardano la collezione invernale. Ad oggi però la temperatura in Italia non è ancora così gelida e quindi le persone, visti anche gli aumenti generalizzati e l’inflazione, hanno scelto di rimandare gli acquisti. Sono state fatte poche vendite e il rischio è di svendere in buona parte la merce a gennaio. Rimandando i saldi invece si riuscirebbe a gestire meglio la situazione ed evitare che possano esserci perdite ingenti.

Lo scenario è molto complesso, secondo l’Osservatorio di Confesercenti nel 2023 ci si aspettano poco più di 2 mila iscrizioni di nuove attività, dieci anni fa erano oltre le tremila annue. Un numero che progressivamente cala, come il fatturato. La data dei saldi invernale 2024 dovrebbe pertanto slittare di un mese, il tempo utile per consentire ai negozianti di vendere e quindi di porre in saldo solo una parte della merce ma non tutto.

Ogni inverno si stima un calo del 20% nelle vendite per i negozi, sintomatico del caro vita e dei budget ridotti. In questo senso poi il cambiamento climatico non aiuta. Se fa caldo o se il freddo non arriva, le persone non sono ancora spinte ad acquistare. Quella che viene proposta come misura straordinaria, alla lunga, potrebbe diventare anche strutturale. Se oggettivamente il fine di stagione non è più gennaio non ha senso far perdurare la data ma cambiarla a seconda del momento e quindi applicare qualcosa che tenga conto della vita oggi.

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