Miniassegni

Il fenomeno più curioso nella spesa degli italiani è dato dalla comparsa e dall’utilizzo nel settembre del 1975 dei MINIASSEGNI.

Per la penuria di moneta spicciola (e nessuno ha mai dato una giustificazione convincente – si é pensato anche a una grossa speculazione) vengono emessi da numerose banche, poi autonomamente perfino dai Grandi Magazzini, dei miniassegni di “valore” 50, 100, 150, 200, 250, 300 lire.

assegno mini
Miniassegni (Portalino.it)

L’invasione proseguì fino a tutto il 1978. Poi questa stranissima “moneta” diventò carta straccia. Alcuni iniziarono a farne collezionismo, ma anche questo fu un colossale flop. Carta straccia era e carta straccia rimase. Anche se rimase però il dubbio che nelle tasche di alcuni questa grande massa monetaria incontrollata si sia trasformata in oro puro. Non dimentichiamo che con 300 lire si potevano acquistare 2 quotidiani, o 1 litro di benzina, o 3 tazzine di caffè.

Dall’anno 1975…

…Ci ricordiamo dell’anno 1975 e la carestia inspiegabile di monete. Gli spiccioli diventarono così rari che nei negozi, negli stazioni di pagamento pedaggio e negli uffici postali si ricevette dei francobolli o pastiglie come cambio. Le banche private e commerciali rilasciarono i miniassegni (valori di 100, 150, e 200 Lire).

assegni conti
Dall’anno 1975… (Portalino.it)

Perché questa carestia? Non era colpa della Zecca dello Stato. Il materiale e le dimensioni delle monete di 50 e 100 Lire erano proprio adattissimi per i fondi degli orologi svizzeri, e l’industria orologiera svizzera incettava delle grosse quantità delle nostre monete. Furono contrabbandate via la frontiera a Como con grandi autocisterne e voleva parecchio tempo fino la Guradia di Finanza se ne accorse e poté mettere una fine a quell’affare.

tratto da Metalli solo per la guerra, carta per i soldi

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